C’è un errore che tutti commettono all’inizio quando si approcciano al mixing della voce RAP. In questo articolo ti svelerò qual è l’errore che non davi fare e che sicuramente starai facendo, e ti indicherò anche una valida alternativa.
Partiamo da un concetto fondamentale, l’essere umano è abituato ad ascoltare suoni contestualizzati in degli ambienti. Questo implica che quando mixiamo le voci, indipendentemente dal genere dobbiamo “spazializzarle” ovvero dargli una collocazione ben precisa in un ambiente, in modo che essa risulti il più naturale possibile al nostro ascoltatore, fatta eccezione ovviamente dai momenti creativi in cui ci si può sbizzarrire, ma questo esula dall’argomento di questo articolo.
Principalmente ci sono due strumenti che ci consentono di ottenere questa “spazialità” i riverberi e i delay.
Questi tools se bene utilizzati e combinati tra loro ci danno quello che naturalmente noi percepiamo come ambiente. Possiamo emulare ambienti ben specifici (Room. Hall, Chattedral ecc ecc), ma a prescindere dal tipo di ambiente che stiamo utilizzando , c’è un parametro nei riverberi che dobbiamo tenere sotto occhio quando mixiamo una voce rap, e sto parlando del “tempo di riverberazione”.
Perchè questo è così importante sulla voce rap?
Domanda legittima! Le produzioni rap generalmente hanno un flow molto veloce, un tempo di riverberazione elevato fa perdere intellegibilità alla performance. Immagina di prendere un cantante lirico e di farlo cantare in una cattedrale, la sua voce verrà incredibilmente aiutata dall’acustica del luogo (tempo di riverberazione alto) ma se nella stessa cattedrale mettiamo un rapper e gli chiediamo di rappare la strofa che risultato ne avremo?
Altri effetti collaterali!
Altri effetti collaterali indesiderati nei lunghi tempi di riverberazione è che quando si riverbera una sorgente esso viene “spostata all’indietro” nel mix, e se questo può essere interessante in alcune occasioni in altre è un killer letale! La prerogativa di una voce Rap ben mixata è che essa sia e resti “in faccia!” pertanto spostarla può essere pericoloso. Sia chiaro che ci sono delle tecniche per far in modo che la voce risulti in faccia e riverberata ma non ne parlo in questa sede se sei interessato CLICCA QUI.
Quello che devi evitare è:
- Perdita di intellegibilità
- Voce dietro nel mix
E questi sono gli effetti collaterali di una riverberazione eccessiva, ma allora come fai a spazializzare la tua voce?
Come hai capito per spazializzare la sorgente non hai a disposizione solo i riverberi, ma anche i delay, pertanto puoi utilizzare i delay al posto del riverbero.
Come dici? Questa cosa ti è difficile da comprendere?
Capisco perfettamente ma se ci pensi bene non è poi così difficile. Se tu riuscissi con il delay ad emulare le prime riflessioni di una stanza avresti creato la sensazione di spazialità giusto? Vedi adesso hai capito, questo di può fare e lo si fa con uno slap delay, lo slap delay è un delay molto corto tra i 75-200 millisecondi. Questo è l’esempio più famoso di slap delay.
In questo pezzo di Elvis si capisce chiaramente cosa è lo slap delay, qui è usato in maniera accentuata perchè dovremmo immedesimarci nei tempi di all’ora! Negli anni 50 non c’erano plug-in quindi questo era un sound assolutamente innovativo. Ma quello che devi capire è l’idea che ci sta alla base, con lo slap delay tu crei spazio senza perdere di intellegibilità e mantenendo una certa presenza della voce. Un altro pezzo da studiare è Immagine di Jhon Lennon. Lui utilizza lo slap al posto del riverbero per dare profondità alla voce, porta questi esempi nei tuoi mix a fai le dovute conclusioni.
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