Come aumentare la profondità della voce nel tuo mix? Bene oggi voglio parlarti di spazializzazione di una sorgente sonora all’interno del panorama stereo, in particolar modo della voce.
Quando si mixa l’errore principale che si compie è quello di pensare il mix come qualcosa di bi-dimensionale, le cui uniche possibilità di spazialità sono L e R.
In realtà esistono ben 6 dimensioni o per meglio dire possibilità di far spostare una sorgete all’interno del panorama stereo. immagina di mixare in un piano cartesiano a tre variabili x,y,z. Se consideriamo che ogni asse ha una parte positiva ed una negativa abbiamo le nostre 6 direzioni.
Supponiamo che il punto P in figura sia la nostra voce, e vogliamo darle più profondità, in maniera tale che nel mix venga percepita 3D. Come fare?
Quando si parla di spazializzazione c’è una parola d’ordine che devi stamparti in fronte! Differenza! Ogni qualvolta crei una differenza relativa tra due sorgenti l’orecchio per un effetto psicoacustico le pone su due piani diversi.
Ti faccio un esempio se tu sei nella natura e senti due uccellini cantare percepisci come più vicino quello che canta più forte. Quindi una differenza di volume si traduce in una differenza di prospettiva. Questo esempio banale e comune ci da una idea di come il concetto di differenza crei spazialità.
Ma la differenza può esprimersi in tanti modi differenti. Per esempio temporalmente. Ed ecco a tal proposito una tecnica interessante che puoi usare.
Prendi una traccia vocale (magari la lead) fai due copie. le due copie andranno pannate L e R poi prendi un delay metti il feedback a 0 o valori bassissimi e ritarda una di 40 ms e l’altra di 50 ms. Cosi facendo noterai che aggiustando di fader la voce principale avrà molta più profondità. Poi potresti per esempio sommare le due tracce L e R in un gruppo e riverberarle per dare ancora più spazialità. Da qui in poi si aprono scenari infiniti.
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